I nostri piedi, le nostre radici di vita e stabilità.

I nostri piedi, le nostre radici di vita e stabilità.

I piedi sono le estremità del corpo di cui abbiamo meno consapevolezza, e alle quali non rivolgiamo grandi attenzioni... certo ci capita di dedicare loro del tempo per l'estetica e, a volte, quando sollecitano la nostra sensibilità con dolori di varia intensità e per le cause più disparate, ci rendiamo conto che forse "curare" una callosità o l'ispessimento della cute può essere una soluzione...
Ebbene, in questo breve scritto vorrei riportare la mia e la nostra attenzione sull'importanza e sulla rilevanza che queste nostre estremità hanno nel nostro vivere quotidiano e su quanto incidano sul nostro "star bene", e sulle potenzialità "strategiche" in percorsi alternativi per il nostro benessere: I Nostri Piedi!

Nella cultura odierna in cui la ricerca per azzerare i "sintomi del corpo" in pochi minuti, soprattutto quelli dolorosi, pare essere un diktat più che una scelta, risulta anacronistico, o addirittura assurdo, pensare che esistano "metodi di intervento" migliori e sicuramente più esaustivi rispetto alla "pastiglia miracolosa", che ci dona forse un sollievo immediato, ma che scopriamo a nostre spese provocare effetti secondari ben peggiori del male stesso!

Il sintomo, e volendo anche la malattia, è di fatto una anomalia del sistema "Uomo" causata dalla modificazione del naturale equilibrio fisico e bioenergetico; il nostro corpo, costantemente sollecitato e spesso sovraccaricato in modo "violento", continuativo e perverso rispetto ai naturali ritmi per cui è "costruito", si ritrova, con il passare del tempo, nell'incapacità di adattarsi e di ripristinare autonomamente i propri ritmi equilibrati, e manifesta così una imprevista fragilità e debolezza acquisita a livello corporeo, e a lungo andare, in una situazione di scompenso protratta, manifesta disarmonia bioenergetica che determina la disfunzione ed anche la malattia.
Abbiamo ripetuto più volte che le Discipline BioNaturali, DBN, e le tecniche ad esse correlate non sono "metodi di cura" dalle malattie o sostituti di terapie cliniche, bensì tecniche di supporto al benessere ed al vitalismo; ma per comprendere a fondo le loro dinamiche di intervento è importante citare anche i risvolti della medicina istituzionale, e sottolineare gli errori che Noi per primi commettiamo nell'approcciare alle problematiche che si presentano, soprattutto nel periodo del loro insorgere: la maggior parte dei disturbi per i quali assumiamo farmaci, non sono malattie! Sono sicuramente sintomi, ovvero "avvisi" di pericolo che il nostro corpo ci invia e che noi ci ostiniamo a sedare, e che se non risolti alla radice, ci porteranno probabilmente a malattia... ma prima di sfociare in malattia conclamata, sono distonie risolvibili, che però non dobbiamo ostinarci a tacitare!

Tra le tecniche di intervento preventivo all'interno del mondo delle DBN c'è la Riflessologia Plantare; in biologia e fisiologia il "riflesso" è la risposta involontaria ad uno stimolo esterno, provocato dall'eccitamento di una estremità sensoriale che esercita una azione di movimento autonomo ed involontario del sistema nervoso, ne sono un esempio il solletico o l'esposizione al calore che provocano, seppure in modo diverso, l'attivazione del nostro cervello ed una reazione conseguente a detto stimolo; le dinamiche di intervento della Riflessologia Plantare sono basate proprio su questo meccanismo, per il quale parti periferiche del nostro corpo, i piedi e le mani nella fattispecie, quando sollecitate stimolano in concreto sia il sistema centrale che tutto l'organismo; è pertanto di facile comprensione come una sollecitazione effettuata sui piedi, o anche sulle mani in talune tecniche, possa creare risposte di rilievo a livello cerebrale, così come nell'intero organismo, e ricordiamo quanto la Mente sia determinante per il benessere del Corpo, e viceversa! (http://www.armoniebionaturali.it/blog/glossarioinpillole-pensieriparole-i-significati-nelle-discipline-bionaturali1).

Oltre al coinvolgimento neurologico, la Riflessologia Plantare è supportata dall'esistenza del Tessuto Connettivo; proviamo ad addentrarci ora in un ragionamento che "parta da lontano" con una affermazione di base: l'organismo umano, costituito da cellule, organi ed apparati complessi ed articolati nonchè specializzati in funzioni molto diverse tra loro, deriva di fatto dalla "Cellula Primordiale" che si è via via sempre più evoluta fino a raggiungere un insieme di "singole entità" specializzate e perfettamente coordinate tra di loro, ed interconnesse all'interno del "sistema Uomo".
Al momento del concepimento due metà, l'ovulo materno e lo spermatozoo paterno, si uniscono e nei tre giorni successivi a questa "comunione di intenti" danno origine ad un'unica cellula, completa ed autonoma, indifferenziata ma intelligentissima che al suo interno contiene tutta l'essenza di un intero organismo vivente che nascerà, questa cellula si chiama Morula; è dalla duplicazione di questa cellula che si creeranno tutte le cellule specializzate, gli organi e gli apparati che costituiranno l'organismo vivente che nascerà. E' naturale a questo punto comprendere come tutto il nostro organismo sia interconnesso, e come l'Intelligenza, che tendiamo a confinare nell'attività del nostro cervello, sia di fatto un aspetto molto più ampio ed intercorrelato, collegato a tutto il nostro organismo e tridimensionale, appartenente pertanto sia al corpo ed alla mente, ovvero al cervello, ma anche allo spirito (http://www.armoniebionaturali.it/blog/glossarioinpillole-pensieriparole-i-significati-nelle-discipline-bionaturali2-1).
Ebbene, il Tessuto Connettivo, di recente scoperta nella sua definizione più moderna e completa, è quella componente organica (ma non solo! come capiremo nel proseguo...) che consente la "forma" del corpo e di ogni organo e struttura fisica, ma che contribuisce in modo inequivocabile al funzionamento del nostro sistema sensoriale, permettendogli di "mettere in contatto" corpo e mente, consentendo la percezione concreta di ogni sensazione, modificazione e stimolo e trasmettendo ogni segnale al sistema nervoso, ed anche percependo ogni risposta che giunge da esso; tutto ciò conferisce efficienza all'intero sistema.
E' proprio il sistema connettivo che invecchiando, per questioni anagrafiche ma soprattutto per motivi legati alla nostra "cattiva gestione", perde efficacia nella sua funzionalità e compromette l'efficienza del nostro corpo e delle naturali risposte di adattamento e autoguarigione.

La stimolazione di un massaggio è quell'intervento che ci permette, tramite il sistema connettivale e neurologico, di raggiungere la nostra mente attraverso il corpo, e di sollecitarne reazioni: ogni qualvolta il nostro corpo perde la sua capacità di adattamento e di intervento per riparare un danno provocato, innesca un processo di invecchiamento non correlato all'usura e all'età anagrafica, quindi intervenendo con stimolazioni mirate sul corpo è possibile riattivare il sistema e riportare l'organismo ad una naturale reazione di guarigione, ciò è fatto proprio con la Riflessologia Plantare.

Alcuni studiosi dell'epoca recente hanno definito mappe che ci danno corretti "indirizzi" per intervenire sul piede, così come sulla mano, provocando reazioni specifiche in determinati organi o distretti corporei; il più importante ricercatore in materia è stato il Dottor William Fitzgerald, medico statunitense che ebbe modo di sviluppare le sue teorie e di formalizzarle all'inizio del '900, almeno nell'emisfero occidentale dato che nella cultura orientale ritroviamo principi di riflessologia plantare fin dall'era della cultura egizia; le sue mappe sono utilizzate ancora oggi e, seppure negli anni la ricerca e l'applicazione in campo medico si sono interrotte la sciando spazio alle applicazioni nella sfera delle DBN e del Benessere, l'osservazione e la letteratura ci hanno permesso di sviluppare ed incrementare l'efficacia del metodo.

Tra le tecniche più discusse, la Riflessologia Plantare apporta all'organismo innegabili benefici, seppure non suffragati da esperienze empiriche riconosciute dalle Comunità Scientifiche; è un metodo che applica tecniche prevalentemente fisiche, che agiscono maggiormente sul corpo e sull'interazione corpo-mente e sulla risposta "riflessa" mente-corpo, e meno sul Corpo Sottile, seppure durante i trattamenti vengono stimolati alcuni agopunti caratteristici della MTC e delle tecniche vitalistiche e rienergizzanti.

Le teorie sull'arco riflesso hanno dato origine a trattamenti specifici che lavorano sul benessere generalizzato del corpo e sul rilassamento della mente, stimolando in modo olistico l'organismo ed accompagnando le risorse innate di cui siamo dotati a riattivarsi e a mettere in atto reazioni di riequilibrio; ma hanno sviluppato anche tecniche organiche, come le teorie di Fitzgerald, che stimolano determinati distretti ed organi, sollecitandone la riattivazione; ed infine sono state sperimentate e attuate tecniche articolari, incentrate sulla stimolazione indirizzata alla colonna e agli arti, ma anche indirizzate alla correzione di difetti del piede stesso, dovuti ad atteggiamenti posturali errati o a calzature inadeguate che spesso indossiamo.
L'effetto di grande sollievo e di benessere che si percepiscono a livello fisico e a livello emotivo in seguito ad un trattamento di Riflessologia Plantare, lo stato di rilassamento prodotto dalla manipolazione delle estremità, sono sensazioni oggettive e concrete vissute immediatamente dal Ricevente; nel tempo, coloro che decidono di seguire percorsi continuativi ottengono risultati di miglioramento della funzionalità dell'organismo; purtroppo nel caso di questa tecnica abbiamo poco supporto dalla scienza e molti detrattori e scettici (seppure almeno in parte gli studi sull'energia o vitalismo e sul Corpo Sottile concedono spiegazioni anche in materia di Riflessologia) ma sicuramente siamo confortati da risultati tangibili di miglioramento dello stato psico-fisico di benessere, di una ritrovata e rinnovata energia ed anche di una condizione di serenità nell'affrontare le difficoltà del nostro quotidiano che testimoniano coloro che hanno sperimentato i benefici della Riflessologia Plantare.
Ancora una volta le DBN non si pongono l'obiettivo utopistico di salvare il Mondo, ma molto umilmente quello di ricercare, e trovare!, uno stato di benessere possibile e un miglioramento della qualità della nostra vita attraverso un riassetto e riequilibrio di corpo, mente e spirito!

Vieni a trovarmi! Nessuna controindicazione e pochissimo sforzo... stare meglio si può... e ricordiamoci che stare bene è un piacere per noi stessi e per gli altri!!!